giovedì 27 agosto 2009

Trasferimento sito

Buongiorno a tutti,
si comunica che il sito si trasferisce su http://www.adeliofioritto.com

giovedì 13 agosto 2009

Masterizzazione con Ubuntu - Brasero

A volte capita che Brasero, il programma di default di Ubuntu, si blocchi sulla finestra di normalizzazione.
Per ovviare al problema, selezionare dal menu "plugin" e disabilitare l'opzione di normalizzazione.

Web Server per Ubuntu - XAMPP - Apache, MyQL, PHP e Perl

"Molti sanno per esperienza che non è facile installare un web server Apache e diventa più difficile se vuoi aggiungere MySQL, PHP e Perl."

"XAMPP è una distribuzione Apache facile da installare contenente MySQL, PHP e Perl. XAMPP è veramente facilissimo da installare e usare - scaricala, estraila e inizia."

Per chi si affaccia per le prime volte al mondo Linux, potrebbe essere comodo trovare un degno sostituto di EasyPhp o Uniform Server che contengono, già al loro interno, tutto ciò che è necessario per avere una piattaforma web ocon un web server (apache), un Database Management System (MySql), supportando diversi linguaggi come PHP.

Ho provato e testato XAMPP e devo dire che il risultato è davvero ottimo.

Per scaricarlo andare direttamente sul sito ufficiale

http://www.apachefriends.org/en/xampp-linux.html#374

e seguire le semplici istruzioni.

Per installarlo, recarsi nella cartella di download e da terminale lanciare il comando:

sudo tar xvfz xampp-linux-1.7.2.tar.gz -C /opt

XAMPP è ora installato in /opt/lamp

Per avviarlo basta dare il comando:

sudo /opt/lampp/lampp start

Per testarne il comportamento:

http://localhost

CARTELLE E FILE IMPORTANTI
File/Directory Scopo
/opt/lampp/bin/ Home dei comandi di XAMPP. /opt/lampp/bin/mysql per esempio chiama il monitor MySQL.
/opt/lampp/htdocs/ La directory DocumentRoot di Apache.
/opt/lampp/etc/httpd.conf Il file di configurazione di Apache.
/opt/lampp/etc/my.cnf Il file di configurazione di MySQL.
/opt/lampp/etc/php.ini Il file di configurazione di PHP.
/opt/lampp/etc/proftpd.conf Il file di configurazione di ProFTPD. (sin dalla 0.9.5)
/opt/lampp/phpmyadmin/config.inc.php Il file di configurazione di phpMyAdmin.

*

START AND STOP PARAMETERS
Parameter Description
start Starts XAMPP.
stop Stops XAMPP.
restart Stops and starts XAMPP.
startapache Starts only the Apache.
startssl Starts the Apache SSL support. This command activates the SSL support permanently, e.g. if you restarts XAMPP in the future SSL will stay activated.
startmysql Starts only the MySQL database.
startftp Starts the ProFTPD server. Via FTP you can upload files for your web server (user "nobody", password "lampp"). This command activates the ProFTPD permanently, e.g. if you restarts XAMPP in the future FTP will stay activated.
stopapache Stops the Apache.
stopssl Stops the Apache SSL support. This command deactivates the SSL support permanently, e.g. if you restarts XAMPP in the future SSL will stay deactivated.
stopmysql Stops the MySQL database.
stopftp Stops the ProFTPD server. This command deactivates the ProFTPD permanently, e.g. if you restarts XAMPP in the future FTP will stay deactivated.
security Starts a small security check programm.

mercoledì 12 agosto 2009

Come installare AWN (avant window navigator) su Ubuntu 9


avant-window-navigator è un pannello per Desktop GNOME simile a MacOS X, scritto in C. In aggiunta a strumenti di icone di avvio che possono essere trascinate sulla barra, ha una barra delle attività che si comporta in modo simile al dock di MacOS X. Il navigatore di finestre usa l'estensione composite per la trasparenza ed altri effetti.

Per installarla è semplicissimo, basta andare su Sistema -> Amministrazione -> Gestore pacchetti Synaptic e cercare, selezionare e marcare il paccetto:

avant-window-navigator

Cliccando su applica, esso selezionarà in automatico tutte le dipendenze necessarie ed il gioco è fatto.

Per modificare le preferenze Applicazioni -> Accessori -> Avant Window Navigator.

Per avviarla in automatico, qualora l'autostart non dovesse funzionare, andiamo in Sistema -> Preferenze -> Applicazioni d'avvio e clicchiamo su aggiungi, in nome inseriamo awn, in comando scriviamo avant-window-navigator e salviamo l'impostazione.

martedì 11 agosto 2009

Come vedere i video di YouTube con Firefox 3 su Ubuntu 9


Con Ubuntu 9 appena installato avendo Firefox come browser predefinito, non ci è possibile visionare direttamente i video su YouTube in quanto è necessario dover installare dei codec appositi nei plugin.
Sconsiglio vivamente di adoperare i codec che ci vengono proposti direttamente dal browser, in quanto questi spesso e volentieri sono obsoleti e non ci consentono di riprodurre correttamente i filmati.

Per ovviare al problema, si consiglia di scaricare il pacchetto .deb dal sito:

http://get.adobe.com/it/flashplayer/

Una volta scaricato e installato il pacchetto, verranno ricercate anche tutte le dipendenze necessarie per il corretto funzionamento.

Qualora siano già stati scaricati e installati altri codec/puglin che però presentano degli errori, firefox non ci permette di disinstallarli automaticamente, quindi dovremmo andare a rimuoverli manualmente in questo modo.

1. Aprire una finestra di firefox e inserire, nella barra degli indirizzi: about:config

2. Dare l'OK per l'informativa sulla protezione

3. Ricercare, nell'apposito campo, la voce: plugin.expose_full_path

4. Modificarne il valore da False a True

5. Aprire, sempre tramite barra degli indirizzi: about:plugins

6. Ricercare il plugin che crea conflitto e segnare il percorso del file (o semplicemente facendo copia/incolla) per mezzo del campo: "Nome file: /percorso/file.so" dove /percorso/file.so sarà il vostro percorso al file da eliminare

7. Aprire una finestra di terminale e dare il comando: sudo rm /percorso/file.so

Si ricorda che tutte queste operazioni vanno a toccare il cuore di firefox, quindi consiglio di muoversi con la massima prudenza.

lunedì 10 agosto 2009

Come installare i codec mp3, divx, xvid su Ubuntu - Linux

Per permettere a ubuntu di poter riprodurre la maggior parte dei file multimediali oggi presenti non solo in rete, ma anche sul mercato, è necessario installare dei codec appositi che di default non sono compresi nelle distribuzioni ubuntu per ovvi motivi di diritti.

Per ovviare a questo problema, digitiamo in una finestra di terminale:

sudo apt-get install gstreamer0.10-plugins-ugly

sudo apt-get install mpg321 vorbis-tools

Ed infine, in un'unica riga:

sudo apt-get install gstreamer0.10-pitfdll gstreamer0.10-ffmpeg gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse gstreamer0.10-plugins-ugly gstreamer0.10-plugins-ugly-multiverse

Come lettore video consiglio vivamente VLC, che permette di inserire anche i sottotitoli oltre ad avere altre funzioni molto interessanti, è molto stabile e recupera anche i file compromessi, per installarlo:

sudo apt-get install vlc vlc-plugin-*

lunedì 13 luglio 2009

Castrazione chimica sì, castrazione chimica no

The Rape of Proserpine (about 1650), by Simone...Image via Wikipedia

Tristemente ritorna il tema della castrazione chimica.
In quest'ultimo anno, infatti, i riflettori non si sono mai spenti:
Stupri isolati, stupri ripetuti, stupri di gruppo ed ora anche stupri seriali.
Sembra che il mondo non abbia imparato nulla, anzi sembra proprio il contrario, che questa "pubblicità indiretta" non sia un deterrente, ma un incentivo per tutte quelle "bestie" (sarebbe offensivo definirli umani) che perpetrano tale crimine, che trovano forza, a volte, proprio nel branco che frequentano.
Allora è normale che si pensi ad un modo per "impedire" tale crimine, rispolverando la vecchia tesi della "castrazione chimica".
Ho sempre pensato che il termine "castrazione" non fosse particolarmente adeguato per questo tipo di intervento, in realtà l'idea che ne viene fuori è totalmente fuorviante, infatti per castrazione s'intende (wikipedia):

"La pratica che consiste nell'asportare le gonadi, generalmente testicoli (orchiectomia) e ovaie (ovariectomia), di uomini o altri animali. Generalmente praticata per via chirurgica, può essere ottenuta anche con farmaci (castrazione chimica) o radiazioni."

In realtà, il corretto termine per definire la "castrazione chimica" sarebbe "inibitore sessuale", in quanto si evince dalla sua definizione (wikipedia) che:

" è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, provocata da farmaci a base di ormoni."

Di norma essa non è irreversibile, significa che una volta smessa la somministrazione dei farmaci si torna ciò che si era un tempo. Di fatto avviene per mezzo del "ciproterone, farmaco antiandrogeno che mette il cervello del maschio in una condizione di pienezza come dopo il coito e elimina l'eccitabilità dando uno stato di soddisfazione sessuale."
Stefano Ferracuti, professore di Psicologia Clinica presso l'Università la Sapienza, oltre a dirci ciò, continua spiegando come "per la categoria di 'stupratori sadici', il farmaco non fa effetto perché il criminale non agisce per ragioni erotiche ma per una rabbia nei confronti delle donne che in qualche modo sente di dover punire".

Quindi, facendo un piccolo resoconto, per gli stupatrori che agiscono in base a
- impulsi sessuali: in molti casi è efficace (non in tutti) e l'effetto finisce una volta che a terapia cessa di essere somministrata
- impulsi psicologici: non ha alcun effetto

In seguito a quanto detto, reputo che sia una forma di intervento totalmente inutile e vi spiego anche il perchè.
Quanti di tutti gli stupratori chiede "aiuto" ? Per loro penso che possa essere un'alternativa di vita valida, ma bisogna studiarne gli effetti.
Quanti stupratori non agiscono in base a stimoli sessuali ma solo per piacere psicologico? Credo tanti... un gruppo di violentatori non può essere affetto dalla stessa sindrome, si sentono forti, si sentono invincibili, si sentono superiori, credono di poter fare ciò che vogliono, non valutano i danni che arrecano o per lo meno sono soddisfatti del risultato distruttivo, per loro suppongo che la terapia sia inutile.
Quanti degli stupratori non scapperebbe via una volta iniziata la "cura"? Penso pochi, se si tiene a mente che molti di essi, una volta perpretata la violenza, fuggono via verso le loro terre.

Detto questo, è palese come il discorso sia solo un palliativo, per queste categorie di criminali io non vedo altra alternativa che inasprire le pene, affinchè solo la "paura" possa essere un deterrente valido per evitare di commettere l'abuso.
Sebbene ciò possa essere considerato "poco etico", bisogna anche mettersi nei panni di chi commette il reato. Molti di loro, a casa propria, non farebbe mai ciò che fanno qui in Italia, perchè forse hanno maggiore rispetto delle proprie donne o della propria figura statale? No, semplicemente perchè in alcune nazioni si rischia grosso, la situazione nelle cerceri è pietosa, così come il trattamento ricevuto dalle forze dell'ordine.

Il problema è che ogni reato è un caso a parte, va studiato, considerato, valutato e bisogna agire di conseguenza per far leva e colpirlì al "cuore" del problema, sia l'impulso sessuale (castrazione), deformazione psicologica (un bell' istituto di igiene mentale) o "semplice" violenza, singola o di gruppo, per loro un bel carcere duro, possibilmente a vita, non sarebbe mica male.




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domenica 12 luglio 2009

Un pò di chiarezza sul nucleare

Articolo de l: 13/ 10/08

In occasione di Expo Village 2015 Yes.life ha presenziato al convegno “Il ritorno del nucleare in Italia”, tenuto del professor Carlo Lombardi, docente del Politecnico di Milano, in cui si è voluto mettere in luce sia pregi e difetti, sia punti di forza e di debolezza di tale fonte energetica.
Il professore ha spiegato come l’energia nucleare abbia dei pregi molto evidenti:
- è una fonte di energia a bassissime emissioni di co2, (le sue emissioni sono comparabili con quelle delle migliori fonti rinnovabili, come l’idroelettrico e l’eolico e decisamente inferiori al fotovoltaico).
- ha un costo molto inferiore rispetto a quello dei combustibili fossili e delle fonti rinnovabili
- potrebbe finalmente fornire all’Italia l’indipendenza energetica di cui necessita
- è una fonte energetica molto più pulita rispetto al carbone “pulito” il quale, nonostante abbia diminuito notevolmente le emissioni di co2 grazie alle ultime tecnologie impiantistiche, continua a portare con sé i problemi ben noti dei combustibili fossili
- ha avuto degli ottimi sviluppi tecnologici, grazie soprattutto agli investimenti in ricerca applicata effettuati all’estero, fino all’attuale terza generazione avanzata.

L’Italia sta attualmente vivendo una situazione energetica anomala rispetto al resto del mondo: nel mix energetico italiano vi è infatti predominanza dell’utilizzo di gas e olio combustibile (70% della generazione di energia elettrica tramite queste fonti), mentre nel resto del mondo carbone e nucleare coprono il 60% della produzione di energia elettrica. Questo ci porta ad avere dei costi pari a 9,5 €c/kwh, il che significa mediamente +24% rispetto all’UE e ben +74% rispetto alla Francia, che si alimenta principalmente (per il 78%) ad energia nucleare.
Questo sbilanciamento del nostro mix energetico verso fonti di energia fossili sta rendendo di fatto impossibile il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Protocollo di Kyoto.
Se parliamo in modo “relativo” e consideriamo pari a 100 le emissioni di co2 nel 1990, l’Italia oggi ne emette 112, ovvero il 12% in più.
La questione è che nel 2012, secondo gli obiettivi di Kyoto, dovremmo essere a 93,5, ovvero il 6,5% in meno rispetto al 1990, ma se consideriamo la situazione in cui siamo ora, significa che in 5 anni dovremmo diminuire le nostre emissioni di co2 del 16,5%. Il che è praticamente impossibile, considerata l’attuale situazione energetica italiana.
Quello che è davvero spaventoso è che dovremo pagare una penale per il non raggiungimento degli obiettivi di Kyoto pari a 20€/ton di co2 emessa al di sopra del limiti obiettivo dichiarati. Cosa significa in concreto? Il Kyoto Club ha stimato che l’Italia dal 1° gennaio 2008 ogni giorno ha un costo di 4.111.000 € (47,6 € al secondo).
Oltre a questi incredibili costi, l’Italia subisce il fardello delle 4 centrali nucleari che sono state chiuse dopo il referendum dell’’87. Il loro smantellamento fino ai giorni nostri ci è costato 100.000 miliardi di lire, pari a 51 miliardi di euro. E le 4 centrali, se oggi fossero in funzione, produrrebbero esattamente la quantità di energia elettrica che importiamo dalla Francia.
Fate le vostre considerazioni del caso. E facciamoci anche i conti in tasca (ovvero tasse che ci vengono prelevate per pagare questi costi).

Il nucleare resta una fonte di energia molto discussa perchè, oltre ad evidenti vantaggi di cui abbiamo parlato, porta con sé degli importanti punti di debolezza o comunque questioni su cui c’è ancora molta incertezza a riguardo: lo smaltimento delle scorie radioattive e la possibilità che il nucleare venga usato a scopo bellico.
Per quanto riguarda i rifiuti, il professor Lombardi ha spiegato che le scorie si suddividono in scorie di media attività (che perdono la loro radioattività in 300 anni, e sono la maggior parte) e in scorie di alta attività (che perdono la loro radioattività in 100.000 anni, ma contano solo per il 2%-4% sul totale dei rifiuti radioattivi).
Le scorie di media attività vengono stoccate in strutture ingegneristiche, mentre le scorie ad alta attività vengono processate in modo tale che non contaminino le falde acquifere e stoccate in depositi geologici di sale e granito.
Per capire quante scorie vengono emesse, per 1000 MW di potenza (si fornisce energia a circa 1 milione di case in un anno) si ottengono solo 4 m3 di rifiuti nucleari! Se viene utilizzato il carbone per produrre la stessa energia vengono emessi ben 400.000 m3 di rifiuti. Secondo il professore quindi quello dei rifiuti radioattivi rimane un falso problema, e l’Italia disporrebbe di uno dei siti migliori al mondo per lo stoccaggio dei pochi rifiuti ad alta attività: Scansano Jonico.
L’unica criticità vera dell’energia nucleare resterebbe quindi la questione della sicurezza, quello dell’uso bellico dell’energia nucleare, quello della realizzazione della bomba atomica.
In estrema sintesi, per produrre una bomba atomica è necessario arricchire l’uranio 235 al 93%, mentre normalmente, a scopo energetico, l’uranio è arricchito al 4%. Per effettuare questo processo vengono utilizzate delle centrifughe speciali in appositi impianti di arricchimento.
E’ però possibile ottenere una bomba atomica anche utilizzando plutonio all’interno di reattori nucleari ad acqua pesante. Così facendo si ottiene il plutonio 239 che ha le stesse caratteristiche dell’uranio 235 arricchito al 93%..
Oggi per proteggere il mondo da un utilizzo non conforme dell’uranio e del plutonio esiste il Trattato di Non Proliferazione, che impone di non sviluppare bombe al proprio interno se si vuole accedere alle tecnologie nucleari civili sviluppate dalle altre nazioni, e quindi goderne i benefici in termini energetici.
India, Pakistan ed Israele non hanno firmato il trattato, ma anche volendo non potrebbero sviluppare bombe perchè sono tenuti costantemente sotto controllo dalla Iaea (International Atomic Energy Agency).
Nonostante i controlli internazionali, la sicurezza purtroppo è un argomento non ancora risolto, sono infatti sotto gli occhi di tutti noi le grandi manovre di dissuasione politica internazionale, nonché le minacce e i giochi di potere che le grandi nazioni del mondo quotidianamente compiono. Iran, Corea del Nord, Libia, Pakistan sono esempi di nazioni che non trasmettono al mondo serenità.

Le argomentazioni del professor Lombardi sono molto interessanti e realistiche e la sua autorevolezza sicuramente da tenere in considerazione. Personalmente ho molto più chiaro cosa abbia significato per il nostro paese non perseguire lo sviluppo della tecnologia atomica, anzi del tutto abbandonarla vent’anni fa. Adesso siamo in ritardo? Sicuramente abbiamo perso qualsiasi opportunità di sviluppo di una filiera economica, ma siamo ancora in tempo ad adottare le tecnologie ad oggi disponibili commercialmente, e cercare di coglierne solo i vantaggi, condividendo a livello internazionale quello che è la vera criticità: l’uso bellico dell’energia atomica.
Forse questi soldi potrebbero essere utilizzati anche o solo per lo sviluppo di energie rinnovabili, ma anche in una loro completa e capillare diffusione non potrebbero competere con la tecnologia nucleare, che resta ancora l’energia meno costosa e più potente, e non presenta la criticità dell’intermittenza.
Il protocollo di Kyoto ha fissato nel 1990 la priorità per il mondo, diminuire le parti per milione di gas climalteranti nell’aria che respiriamo, e sicuramente il nucleare è una via ottima per ottenere tale obiettivo. Ma gli obiettivi sono molteplici, le necessità infinite, e la miglior gestione del rischio viene ottenuta tramite la pratica della diversificazione.
L’ambiente ha bisogno della nostra attenzione, e il miglior modo che noi abbiamo per rispondere a tale sollecitazione è fare ricerca, sviluppare e adottare le tecnologie rinnovabili. Ma il tempo stringe, e ad oggi l’unica via “necessaria, conveniente, sicura”, citando il professor Lombardi, per abbandonare i combustibili fossili, è l’adozione di un mix energetico che preveda massicciamente l’uso del nucleare per produrre energia.

Articolo tratto da
http://www.yeslife.it/Il-ritorno-del-nucleare-riflessioni-sul-convegno-di-ExpoVillage
di
Gianluca Bruno

sotto lincenza creativecommons

In risposta a "G8, una bufala dopo l'altra. Accordi generici, che non saranno nemmeno rispettati"


In risposta a "G8, una bufala dopo l'altra. Accordi generici, che non saranno nemmeno rispettati"
fonte: www.vittorioagnoletto.it




Gentile Agnoletto,
ho saputo sommariamente dai quotidiani che durante l'ultima giornata del G8 non ci sono stati particolari momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine.
Sebbene, da quel poco che ho capito, ci fossero diverse linee di pensiero sul "come" agire, alcune più estreme, altre più moderate, i fatti ci dicono che gli scontri non sono avvenuti.
Non so bene se lei fosse per l'una o per l'altra parte, ma poco importa, credo di poter parlare a nome di molti nel ringraziare lei e i manifestanti per aver mantenuto (direttamente o indirettamente) un clima pacifico durante il summit.
In questo post lei ci fa notare come l'Italia non abbia ancora versato la quota stabilita per il 2009 per aiuti economici destinati al Fondo Globale.
Ho seguito diversi interventi del G8 ed in realtà Berlusconi ha riferito circa questo aspetto facendo notare che l'emergenza terremoto ha fatto slittare il pagamento che avverà entro fine anno, se la memoria non m'inganna, ma è giusto che le persone siano libere di pensare ciò che vogliono, ci mancherebbe altro, personalmente aspetterò il concludersi di quest'anno per tirare le somme, a tal proposito la prego di tenerci informati sugli eventi.
Ciò che invece non mi è chiara è la sua ultima opinione circa il nucleare. Da ciò che dice si trae la conclusione che l'energia nucleare comporti un innalzamento dei gas serra, eppure facendo una piccola ricerca su Internet ho trovato la dichiarazione di un professore del Politecnico di Milano che afferma, testualmente: "Il nucleare non produce gas serra e consente il raggiungimento dell’indipendenza energetica [...] "
(fonte: http://www.yeslife.it/ExpoVillage-2015-nucleare-e-arte )
Come per molti altri aspetti, in cui si dice tutto e il contrario di tutto, a chi bisogna credere?
Nel ringraziarla, saluto cordialmente.

Adelio Fioritto

sabato 11 luglio 2009

Il G8 scatena piccole follie collettive


Poche idee, ma ben confuse: questa era la frase di qualche anno fa con cui era solito esprimersi un professore d'italiano alle scuole medie superiori e devo dire che non sono mai state attinenti quanto lo siano oggi.
L'occasione che ha dato il via alla follia collettiva si è presentata con l'incontro del G8 de L'Aquila conclutosi ieri 10 Luglio 2009.
Ed ecco a voi una piccola classifica, sicuramente in via di sviluppo.

1° posto: Ahmadinejad

ha detto: condanno l'Italia per "l'uso della forza da parte della polizia per reprimere le manifestazioni degli oppositori"

i fatti: il leader iraniano, fortamente voluto dalla guida spirituale islamica, nega l'olocausto, rinnega l'esistenza dello stato d'Israele, non rispetta gli accordi sul nucleare, viene eletto con probabili brogli, nega la libertà di stampa, di espressione, di informazione, di constestazione, reprime le masse con la violenza, condanna a morte tramite impiccagione i dissidenti, incarcera i cronisti, nega l'accesso ai giornalisti stranieri, nega gli eventi.

commento: non ho parole.


2° posto: Guardian

ha detto: La cosa migliore da augurarsi è un'altra scossa di terremoto durante il G8

i fatti: il terremoto de L'Aquila ha causato più di 200 morti e 30.000 sfollati, forse questo non è degno di rispetto e si preferisce "scherzarci sù". Il Guardian aveva detto che l'Italia non è degna di rappresentare il G8, prevedendo un totale fallimento. I capi di stato presenti all'incontro non hanno fatto altro che congratularsi per l'organizzazione.

commento: anzichè rinnegare chiedendo scusa, rincara la dose... mah!


3° post: Di Pietro

ha detto: mi scuso a nome dell'Italia

i fatti: Di Pietro con poco più del suo 4% parla a nome di una nazione

commento: E' il caldo dell'estate, non fateci caso.


Questo e altro ancora su questo canale.

giovedì 9 luglio 2009

Ubuntu: come cambiare le icone di "Risorse"


Come molti di voi già avranno notato, installando un nuovo set di icone per ubuntu, quelle presenti sotto il menu "Risorse" non vengono modificate.
Per ovviare a ciò, basta seguire questi semplici passi.
Aprite un terminale, copiate e incollate (o se preferite trascrivete) queste righe di comando:

sudo rm -f /usr/share/icons/gnome/scalable/places/inode-directory.svg
sudo rm -f /usr/share/icons/gnome/32x32/places/inode-directory.png
sudo rm -f /usr/share/icons/gnome/24x24/places/inode-directory.png
sudo rm -f /usr/share/icons/gnome/22x22/places/inode-directory.png
sudo rm -f /usr/share/icons/gnome/16x16/places/inode-directory.png

date la password di root e il gioco è fatto.
Ora non vi tocca che riavviare il sistema per vedere le vostre icone.

mercoledì 8 luglio 2009

Installare KDE su Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope

K Desktop EnvironmentImage via Wikipedia

Se per qualche motivo siete interessati ad installare la KDE su Ubuntu e vi state domandando come fare, beh il procedimento è davvero semplice.
Digitate da riga di comando:

sudo apt-get install kubuntu-desktop

e il gioco è fatto. Se preferite, lo trovate pure sotto Synaptic (Sistema->Amministrazione).


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Matteo Salvini: video razzista



Un personaggio del genere non può che farmi tristezza.
Non posso neppure provare rabbia, quella la conservo per fatti certamente più importanti.
E' un uomo ( senza voler offendere il genere umano ) che definirei inutile, privo di qualsiasi briciolo di intelligenza e che sicuramente non pesa le proprie azioni che prima dovrebbero essere avvallate da un cervello, ma penso che non lui non abbia seguito questo iter.
Qualsiasi persona che possa ritenere di avere solo un pò di materia grigia, infatti, non farebbe mai ciò che ha fatto lui.
Qualsiasi persona che vive "al nord" sa benissimo, infatti, che lo stesso "nord" non si muoverebbe di un solo passo senza i meridionali emigrati 50 anni fa, senza gli extracomunitari che producono nelle fabbriche "italiane", nè venete, nè lombarde che siano.
Gli emigranti portano ricchezze, sia pecunarie che intellettive, la fuga dei "cervelli" esiste anche tra nord e sud, forse qualcuno dovrebbe rimarcarlo, oltre a un senso innato di voglia di riscatto e competitività che altrimenti non sussisterebbe.
I cori possono pure sembrare stupidi, da "stadio", ma questo non può e non deve essere una giustificazione per inni razzisti "lanciati" da un parlamentare europeo.
Le dimissioni non bastano, le scuse non bastano, la Lega dovrà prenderne le distanze, fosse solo per un ritorno di voti... ma chi pensate che ce l'abbia portato "il senatùr" ai livelli di oggi? In alcune zone è il partito più votato, superando di gran lunga il 50%, ma guarda caso sono proprio quelle zone più soggette a immigrazione, all'esodo meridionale; zone di cantieri, zone di fabbriche, zone ad alta produttività, ma pur sempre rette non "dai lumbard", bensì dai extracomunitari e meridionali.
Che altro dire... che tristezza... che vergogna...

martedì 7 luglio 2009

Lettera aperta a "Uniriot.org" , meglio conosciuta come "Onda Anomala"

Ciao ragazzi,
mi permetto di darvi del tu perchè credo che siamo coetanei.
Sono anche io uno studente universitario e vi scrivo per chiedervi un paio di delucidazioni circa il movimento, perchè ci sono alcune cose che non capisco.
Capisco la rabbia, capisco l'indignazione, capisco l'angoscia di non sentirsi rappresentati e quant'altro, ciò che non mi è chiara invece è la forma di protesta, la forma di occupazione, lo slogan "Noi la crisi non la paghiamo, noi la crisi ve la creiamo! "
Come voi sono preoccupato su diversi aspetti dell'attuale società, ma come potete bloccare la vita universitaria della maggioranza degli studenti in nome di un ideale che la porta avanti una minoranza? Io credo che in Italia esista ancora la democrazia, credo che giusto o sbagliato che sia la nazione si è espressa con un voto, credo che la democrazia (che significa sì partecipazione del popolo, che ne è sovrano, ma anche riconoscenza dei diritti della maggioranza) abbia già dato un responso.
Le forme di protesta sono legittime, non voglio neppure immaginare l'Italia senza di esse, ma non credete che ciò che state facendo sia più vicino a un'ideologia "anarchica" piuttosto che "democratica"?
Protestate contro il G8, va bene, ma vi siete mai chiesti cosa ne pensa invece la maggioranza degli italiani? Tutto questo lo vedo come un grave senso di disprezzo democratico, come un movimento che calpesta i diritti della maggioranza dei cittadini italiani che ha espresso con il proprio voto la fiducia a un governo e che si aspetta che tale decisione venga rispettata, anche e soprattutto dalle minoranze.
Cosa succederebbe se, ipoteticamente parlando, tutti coloro che invece credono in ciò che hanno votato scendessero in campo a manifestare contro di voi? Il fatto che la popolazione non si presti alle manifestazioni non vuole dire che non partecipi alla vita politica italiana, ma se questo dovesse cambiare come vi porreste? In forma di "scontro" o di "incontro" e dialogo? Perchè se fosse "scontro", è palese che non avreste possibilità e comunque sia non si chiamerebbe più democrazia ma dittatura, se si parla si "incontro", beh mi sembra che il voto espresso l'anno scorso sia abbastanza chiaro, quindi ancora una volta vi chiedo: contro chi o cosa state manifestando? Secondo voi è giusto e corretto che una minoranza della minoranza possa mettere sotto scacco matto la maggioranza assoluta degli italiani?
Vorrei che mi rispondeste, vorrei che lo pubblicaste, vorrei che venga data la possibilità di dissentire anche a chi non la pensa come voi... in fin dei conti, è ciò che chiedete, è ciò che fate.
A presto

lunedì 6 luglio 2009

Ah questi Inglesi...

GB: NEI GUAI CAPO MI6, MOGLIE METTE FOTO SU FACEBOOK

LONDRA - La moglie del nuovo capo designato dell'MI6, i servizi segreti britannici, pubblica sul suo profilo di Facebook foto private [ ... ]
leggi tutta la notizia







Ah, questi Inglesi... poi si permettono di denigrare l'Italia, il nostro stile di vita, i nostri politici, la nostra cultura.

domenica 5 luglio 2009

Manifestazione di Vicenza 4 Luglio 2009

Vittorio Agnoletto ha detto: “se Obama non rinuncia alla base di Vicenza vuol dire che non rinuncia alla politica imperiale e neo coloniale di dominio degli Usa"

Non capivo, non capisco e credo proprio che questa situazione non cesserà d'esistere.
Dopo l'esito delle votazioni europee ho avuto il piacere di scambiare due parole telematiche con Agnoletto, mi ero voluto complimentare per la sua campagna improntata sui contenuti e prettamente politica, distaccandosi dalle vicende personali del premier.
Ora è in cantiere un loro progetto di riassetto per tutti quei partiti minoritari, supponevo che lui potesse essere il portavoce di un tale movimento.
Gli avevo chiesto come mai non avevano deciso di promuovere una manifestazione a favore del "popolo iraniano", mi era stato risposto che non se ne aveva la forza.
Oggi, invece, vengo a sapere che si è manifestato, lui compreso, contro la base americana di Vicenza, che di per sè ci può anche stare, ma allora davvero continuo a non capire.
In Iran la popolazione è sottomessa ad un regime tiranno, vengono segnalati (anche tramite foto dei cellulari), accerchiati, scovati ed impiccati.
Un partito comunista, che sia "degno" di portare questo nome, dovrebbe essere sensibile alle vicende dei loro pari che soffrono e, solo oggi, tentano di ribellarsi senza violenza, manifestando, rischiando la vita e a volte morendo in nome di un ideale.
Anzichè dare supporto a un simile fatto, si da risalto invece ad una base di una nazione democratica che, giusto o sbagliato che sia, comunque non è sotto un regime dittatoriale, ci si prepara per disturbare ancora una volta il G8, in cui fino a prova contraria non ci sussistono stati tiranni, ma io mi domando e vi chiedo: questa sarebbe la grande svolta della sinistra? questo sarebbe il grande partito a cui si mira?
Complimenti signori miei.
E' proprio vero che la storia insegna, ma solo a chi ha voglia di imparare.
Continuate pure su questa strada, ora comprendo che forse la vostra coalizione si troverebbe meglio solo con le BR o gruppi di al-Qaeda, ma confermate ancora un volta il perchè il "popolo italiano", democraticamente e senza costringimenti, ha deciso di mettervi al bando.
Sono rammaricato e anche abbastanza deluso, l'Italia ha perso del tutto quella che era una grande ala ideologica: la sinistra.

sabato 4 luglio 2009

In rif. a "G8, Diaz: «Quelle porte chiuse contro la Costituzione»"

In risposta a "G8, Diaz: «Quelle porte chiuse contro la Costituzione»"
di Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci, Liberazione
fonte: www.vittorioagnoletto.it

Grazie della notizia.
Non posso che unirmi al vostro grido di speranza.
Deve esserci trasparenza, come cittadino non chiedo, ma pretendo che la verità sia portata alla luce, così come mi auguro che tutti i responsabili dei soprusi, a partire dai vertici per arrivare ad ogni mero esecutore, abbiano una punizione esemplare in quanto gli accadimenti sono aggravati dal fatto che a commetterli siano stati proprio le forze dell'ordine, che dovrebbero proteggere i cittadini, non reprimerli.
Detto questo, vi chiedo umilmente di illuminarmi, perchè davvero ci sono alcune cose che non capisco, pertanto vado subito al sodo senza tanti giri di parole.
Non capisco perchè un ragazzo debba impugnare un estintore contro due agenti, non capisco perchè un gruppo di manifestanti li abbia accerchiati, non capisco perchè nessuno abbia il coraggio di dire "hanno sbagliato". La morte del ragazzo mi ha profondamente colpito, sono rimasto allibito, scioccato, rattristato, incredulo, ma mi domando anche cosa sarebbe successo ai due agenti se i fatti fossero andati diversamente.
Non capisco perchè una schiera di poliziotti e carabinieri venga vista più come un muro da abbattere piuttosto che dei semplici ragazzi come me, come tanti di coloro che manifestavano, non più agenti al servizio dello stato, quindi dei cittadini, bensì come il nemico da sfondare, il nemico da abbattere.
Non capisco come si possa avere il coraggio a solo inventare uno slogan come "10,100,1000 Nassirya" e la barbaria di scriverlo ed urlarlo a tutto il mondo, per poi preoccuparsi della "macchia che da quel giorno infanga l'immagine della polizia di stato".
Vi chiedo gentilmente di spiegarmelo, perchè io c'ho provato davvero a trovare una giustificazione, ma non ci riesco.
Cordialmente

Adelio F.

giovedì 2 luglio 2009

Il video che prova il piano di Ahmadinejad e di Khamenei per una dittatura

Fonte:
http://www.fainotizia.it/video/il-video-che-prova-il-piano-di-ahmadinejad-e-di-khamenei-una-dittatura



per avere l'audio migliore andate direttamente sul link sopra esposto


Il video è stato girato subito dopo le elezioni nella città di Qom. Ahmadinejad parla di fronte al Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione su precisa richiesta dell'ayatollah Mesbah-Yazdi, uno dei più potenti sostenitori del Presidente iraniano. Quello che dice non è solo una esplicita richiesta al Consiglio di avvallare i brogli del voto, è la spiegazione fredda di un piano che non coinvolge solo l'Iran, ma coinvolge tutto il mondo e dove l'Iran è solo un punto di partenza.

La giusta interpretazione ce la data Neguin, una donna iraniana che ha ascoltato con attenzione ciò che Ahmadinejad ha detto agli Ayatollah, una interpretazione che fa passare i brividi perché delinea uno scenario d'altri tempi, uno scenario fatto di totalitarismo assoluto che credevamo morto e sepolto con Adolf Hitler.

I motivi per cui Ahmadinejad chiede al Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione di avvallare la “necessità dei brogli elettorali” sono diversi e tutti legati al sogno degli Ayatollah di creare “il regno della giustizia islamica”. Lui dice: “è arrivata l'ora di passare all'azione per implementare il sogno” e ancora, “il popolo è pronto, il momento è arrivato prima ancora di quanto pensavamo”. E poi, tra le altre cose, afferma: “dobbiamo usare il massimo della nostra capacità, non abbiamo molto tempo”. Il riferimento alla rivolta in corso è palese.

Fonte:
http://www.fainotizia.it/video/il-video-che-prova-il-piano-di-ahmadinejad-e-di-khamenei-una-dittatura

Iran - ora si passa alle impiccagioni

Get a rope!  Hangman's noose hanging from the ...Image by mlhradio via Flickr

Ora che l'attenzione dei media è stata imbavagliata, ora che Internet è stato censurato, ora che i giornali locali fanno passare tutto come se nulla fosse successo, era normale e prevedibile che si sia dato inizio alle rappresaglie.

Così come aveva annunciato il capo spirituale Khamenei affermando che le punizioni sarebbero state "esemplari", dopo le minacce non tanto velate:

«L'intera nazione - ha aggiunto - deve fare attenzione a quello che dice, coloro che tengono discorsi devono stare attenti a quello che dicono e chi scrive deve tenere sotto controllo quello che scrive»

si è passato ai fatti:

sono 6 , infatti , gli impiccati nella città santa Mashhad.

Erano dissidenti, erano liberi pensatori, erano persone che cercavano di ribaltare un regime, non con la violenza, ma con manifestazioni, con il tam-tam dell'informazione, con la democrazia partecipata, in nome di una "libertà" che , a quanto pare , in Iran non esiste.

Molte volte noi filosofiamo, molte volte noi riflettiamo e pesiamo le parole, ma qui c'è ben poco da dire. In uno stato democratico, anche il peggiore terrorista mondiale viene preso in custodia e consegnato alla giustizia ; negli stati tiranni, le fasi processuali vengono direttamente surclassate per passare direttamente alla condanna.

E quale strumento è più esemplare di una bella impiccagione?

Dato che le notizie sono blindate, dato che a riportarle è stato un giornale israeliano, si potrebbe anche pensare ad una manipolazione mediatica, ma l'ago della bilancia dove cade? Su chi aveva annunciato "esemplari rappresaglie" o su chi era stato minacciato di dover porre fine alla sua esistenza?

Fin quando non si avranno notizie più chiare, a voi la scelta.

mercoledì 1 luglio 2009

Pensiero fugace

Polaris - Star Trails Iridium flareImage by Odalaigh via Flickr













Paradossalmente l'uomo vive nella consapevolezza di non poter concepire l'infinito, ma si comporta come se il tempo lo fosse.

Forse la piena consapevolezza di un qualcosa esiste solo nel rispettivo duale, senza di esso il quadro non potrà mai ritenersi completo, rendendo impossibile la totale coscienza.

lunedì 29 giugno 2009

Giornali inglesi contro il governo Berlusconi

C'è davvero qualcosa che mi sfugge dietro tutte le notizie inglesi di questi ultimi giorni sul possibile "declino di Berlusconi".
In realtà, neanche con il governo Prodi erano stati tanto morbidi, ma non si era mai giunti a questi livelli.
Quasi quasi verrebbe da dire: tenete, eccovi in mano le chiavi del Paese, decidete voi chi metterci e come dovrà governare.
Invece no! Non lo dico, punto primo perchè non mi sembra che i cari vecchi "amici" inglesi abbiano davvero qualcosa da poter insegnare all'Italia, punto secondo perchè il "bel paese" si governa da solo, grazie, non siamo mai stati una vostra colonia nè lo saremo mai!
Sì, perchè dietro tutte queste dichiarazioni, dietro tutte queste notizie, c'è non poca ipocrisia, non poca cattiveria.
Verrebbe da dire che forse tutto questo rientra in un piano più generale di screditamento dell'attuale governo italiano, dato che "repubblica" ormai più che una testata giornalistica nazionale ha deciso di divenire il migliore quotidiano di Gossip facendo concorrenza a "Chi" o a "Novella 2000" (legittime scelte di politica aziendale), ma è palesemente assurdo come si stia cercando di abbattere la figura di Berlusconi non su un piano politico, istituzionale, mica si toccano i punti veri di una possibile incompatibilità come il caso Mills ad esempio (ma ce ne sarebbero altri cento), si cerca invece di sgreditarlo da un punto di vista umano, personale, di vita privata, con le amanti, la pedofilia, la droga, due matrimoni falliti e così via.
E' semplicemente vergognoso... si guardassero un pò meglio i fatti di casa loro, che i nostri che li guardiamo noi.

mercoledì 24 giugno 2009

Truffati dal phishing? Ecco come chiedere i rimborsi, ma attenti ai furbi

Farsi rimborsare è possibile, ad alcune condizioni. Un articolo de Il Sole 24 ore dello scorso 8 gennaio spiega come fare. Ad ogni modo la scelta di rimborsare o meno il proprio cliente truffato varia da istituto in istituto, ma una regola è comune per tutti: se il cliente è inconsapevolmente vittima del proprio raggiro, non vedrà un soldo.


«Soltanto cinque attacchi di phishing su 10mila vanno in media a bersaglio. Eppure, nonostante le statistiche ridimensionino il fenomeno, l'invio di email fasulle atte a carpire codici, password e altri dati sensibili allo scopo di utilizzare conti correnti o carte di credito di altri utenti, è in costante crescita. Secondo l'associazione Anti-Phishing ogni giorno si registrano 2,5 nuovi attacchi che prendono di mira in particolare gli oltre sette milioni di italiani che dispongono di una piattaforma di home banking (stime Abi-Banca d'Italia).

I due casi possibili
Quali strumenti ha a disposizione un utente per difendersi dopo aver subito un furto d'identità digitale? Si possono verificare due casi. Se questi si accorge subito di aver abboccato all'esca fornendo i dati sensibili ai malintezionati può immediatamente contattare telefonicamente l'istituto e modificare i codici. Nella seconda ipotesi, quando cioè il cliente è ignaro di essere vittima di phishing, molto dipende, affinché la frode vada a buon fine o no, dalla tipologia di codici che gli sono stati sottratti e dal livello di protezione garantito dalla banca. La maggior parte delle email di phishing si limita, infatti, a chiedere di inserire solo i dati di accesso al sito di home banking. Mentre, per compiere le operazioni (bonifici, giroconti, trading online), gran parte degli istituti di credito utilizza una protezione di secondo livello (password dispositiva, firma digitale, etc.).

In questo caso, difficilmente gli hacker riescono nell'impresa di rubare il denaro trasferendolo telematicamente presso altri conti. Anche perché gli attacchi di phishing hanno vita breve. Dal 2005 l'Abi, l'Associazione bancaria italiana, ha attivato una centrale rischi (il cui accesso è facoltativo per le banche) attraverso la quale gli istituti di credito si scambiano informazioni sulle operazioni sospette. Le banche, inoltre, collaborano a stretto giro con la Polizia Postale che, non appena individuato il sito fasullo (solitamente alloggiato in un server straniero), si interfaccia con la Polizia postale del Paese da dove è partito l'attacco per disporne l'immediata chiusura (attualmente il tempo medio di rilevazione e chiusura di un sito clone è di circa 12 ore nel 60% dei casi, di 24% nell'80%).

Come ottenere il rimborso
Se però dovesse verificarsi la peggiore delle ipotesi (i frodatori riescono a trasferire somme di denaro in un altro conto) il diritto o meno ad ottenere il rimborso dipende al contratto firmato con l'istituto. Va tenuto presente, però, che la maggior parte delle banche si tutela includendo una clausola in cui si precisa di non rilevare a terzi i codici. In presenza di tale clausola il cliente non può pretendere il rimborso delle somme frodate. "Molti istituti tuttavia – spiega Roberto Fonso, responsabile Information technology di We@bank, la banca online del gruppo Bipiemme che a metà novembre ha superato con successo anche l'ultimo attacco in ordine cronologico di phishing – hanno un'apposita copertura assicurativa e vengono incontro al cliente se qualcuno effettua operazioni al suo posto, rimborsando gli importi derubati".

In ogni caso, il cliente che ambisce alla restituzione delle somme mancanti deve attendere la contabilizzazione dell'operazione, denunciare il furto presso un'autorità di pubblica sicurezza e compilare un modulo di contestazione in cui "non riconosce alcun addebito a partire dalla tal data". E' la strategia adottata anche da Fineco. La banca web del gruppo Unicredit precisa che "escludendo gravi disattenzioni e analizzando ogni situazione particolare risponde di eventuali danni che subisce il cliente. Inoltre non bisogna dimenticare che ogni transazione viene registrata ed è quindi facile risalire al beneficiario della stessa". Mentre Poste italiane - il principale bersaglio di attacchi di phishing nel 2007 con una quota dell'87% del totale nazionale – ha recentemente realizzato, in collaborazione con l'università Statale di Milano, il software Phishing forensic analyzer.

Il programma aiuta gli esperti del gruppo a indirizzare il cliente vittima nella risoluzione dei problemi di sicurezza informatica della propria postazione, in modalità non invasiva. Come funziona? Quando si verifica un caso di frode da phishing, Poste Italiane contatta il cliente al telefono e cerca di capire con lui, tramite questo software (senza bisogno di istallazione sul pc), le anomalie sul pc. In particolare il software analizza se ci sono virus, keylogger (virus che intercettano i caratteri digitati sulla tastiera) o similari che rubano le credenziali per accedere ai conti online del cliente. Tratto da Il Sole 24 Ore.it »


Fonte: Anti-Phishing Italia – www.anti-phishing.it

link : http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news1001084.php

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Phishing: Frode telematica per l'acquisizione dei dati sensibili "Poste Italiane"


Che le frodi telematiche siano all'ordine del giorno è ormai un dato di fatto, che ora il discorso si sia evoluto con il phishing ("spillaggio (di dati sensibili)", in italiano) è altrettato assodato, ma che tali comunicazione arrivino direttamente nella casella di posta elettronica della "Poste Italiane" questa mi giunge nuova.
Sì, perchè è palesemente assurdo che un mittente che si finga "Poste Italiane" non venga filtrato dai sistemi che "Poste Italiane" controlla, è assurdo che i loro server non adottino misure anti-phishing, è assurdo che non solo ciò non avvenga, ma che addirittura siano loro stessi quelli "gabbati" nei propri sistemi che dovrebbero controllare!
State molto attenti a queste email, infatti MAI nessuna banca vi chiederà di inserire dei dati sensibili come nome utente, password, pin rilasciato via etere, attravero un link, un collegamento da seguire dentro una email.
Se proprio siete curiosi, andate direttamente VOI sul sito ufficiale e sentite SEMPRE prima la banca... pochi secondi di disagio possono risolvervi non pochi problemi futuri.

martedì 23 giugno 2009

Analisi Referendum 21 e 22 Giugno 2009

I grandi partiti non lo diranno mai, sono mica stupidi, ma il referendum del 21 e 22 Giugno 2009 ha bocciato in pieno il bipartitismo italiano.
La nazione non è stupida, gli italiani lo dimostrano, i due blocchi politici PD e PDL sono serviti e sono stati appoggiati in un momento delicato della politica italiana, quando ogni piccolo schieramento riusciva a mettere in ginocchio il paese rendendolo ingovernabile, quando chi aveva ricevuto la maggioranza non poteva reggersi perché sempre sotto schiaffo morale delle minoranze interne, dando un'immagine dell'Italia frammentata, poco costruttiva, ma soprattutto mostrando una classe politica che non era in grado di fare il proprio dovere: sedersi a tavolino e giungere a un accordo ciascuno conscio del proprio peso politico, mettendo da parte stupidi orgogli di partito.
Questo risultato ci dice molte cose, prima fra tutte che un sistema bipartitico non piace, l'Italia non è l'America, sarebbe stupido buttare via tutta la nostra storia per seguire un sistema che non ci appartiene, per fortuna viviamo in un mondo in cui non esiste solo il bianco o il nero, ma tante sfumature interne e una varietà di colori infinita.
Il secondo messaggio altrettanto importante che non deve cessare d'esistere è che il Paese è pronto a ridare fiducia alla “vecchia” politica, quella che rappresenta anche le minoranze, ma col monito che qualora si dovesse ripresentare la situazione di ingovernabilità dettata da conflitti interni, si è pronti a sbatterla fuori e fare un po' di “pulizia” così com'è stato fatto in passato.
Lega, UDC e Rifondazione Comunista festeggiano, Fini imputa la poca affluenza a un linguaggio “troppo tecnico”, Emma Bonino parla di poca informazione, il PDL vaneggia la morte del referendum... non avete capito proprio niente.
L'unico che ha colto nel segno il messaggio referendario è stato Piero Marrazzo:
“gli italiani hanno mandato un segnale che la riforma va fatta, ma in senso bipolare e non bipartitico. Gli italiani vogliono che la faccia chi deve farla, cioè il Parlamento: le forze politiche riflettano su questo”.
Gli italiani avrebbero votato in blocco “NO” sulla prima e sulla seconda scheda, ma dato che avrebbero “rischiato” di far raggiungere il quorum ed essendo il referendum di tipo abrogativo, hanno dimostrato ancora una volta di essere particolarmente attenti sulla scena politica, al massimo c'è stata poca informazione riguardo la possibilità di poter ritirare anche solo una delle tre schede referendarie, ma è poco conto rispetto alla riforma elettorale che, all'unisono, va cambiata.
Tutto ciò fa capire come, sebbene ci sia l'80% degli italiani che voti per i due grandi schieramenti, essi non vogliono affidargli incondizionatamente le sorti della nazione.
Le aggregazioni piacciono, rispecchiano la mentalità popolare, ma è necessario lavorare affinché queste riescano a mantenere stabile l'azione di governo, per questo non ha vinto nessuno schieramento politico, né la Lega, l' UDC o Rifondazione, il messaggio è chiaro e limpido, non vedo come possa essere interpretato diversamente.

lunedì 22 giugno 2009

Iran - Lettera aperta per Vittorio Agnoletto

Caro Agnoletto,

nelle ore immediatamente postume allo spoglio elettorale avrei voluto contattarla per esprimerle il mio rammarico nel non vederla più in parlamento europeo.

Sebbene sia un elettore avverso al suo schieramento politico, oggi mi trovo nella triste situazione di dover costatare che il Paese non è più rappresentato da una classe politica degna di portare questo nome, bensì da due schieramenti che oltre a condividerne parte il nome, attuano la stessa infima dialettica, demagogica, diffamatoria, con campagne sterili e prive di dibattito.

Inutile girarci intorno, la “Politica” insegnataci nel corso degli anni è morta, così come sono morti i personaggi Politici di un tempo.

La cosa bella dell'epoca ormai trascorsa era che esistevano degni avversarsi con i quali c'era il gusto di confrontarsi, i partiti esistevano in quanto rappresentanti di una ideologia, di un percorso storico non indifferente; oggi essi non rappresentano che il nichilismo, o per meglio dire i politici stessi.

Le scrivo per comunicarle la mia stima quale personaggio politico, ho avuto il piacere di ascoltarla a “Porta a Porta” e ho apprezzato il suo modo di fare campagna, non diffamatoria ma costruttiva, con programmi che possono essere certamente più o meno condivisibili, ma pur sempre politici e mai offensivi: è questa la strada da seguire.

Tuttavia, con la presente vorrei chiederle come mai non avete speso parole a riguardo di ciò che sta accadendo in Iran (o forse sono poco informato...), dove sembra palese che il “popolo” sia oggetto di soprusi, vittima di uno stato tiranno che non gli riconosce neppure i “diritti inviolabili dell'uomo”.

Mi domando come mai si dia peso, com'è giusto che sia, a un G8 , si scenda in piazza per contrastare Berlusconi, si organizzino manifestazioni imponenti contro quel tipo di contratto o una fusione inattesa, ma quando si tratta di “riscoprire” ciò per cui il “partito” è nato e avvallarlo con i fatti e non con le parole, nessuno faccia niente, si preferisce adottare una linea morbida del “dico/non dico” forse avendo paura di ripercussioni diplomatiche, ma ci dimentichiamo di quei diritti che sono alla base della nostra costituzione, quei diritti che abbiamo acquisito con il sangue dei nostri partigiani e corpi militari, quei diritti per cui abbiamo tanto lottato e che hanno portato alla costituzione di grandi movimenti, tra i quali anche quello dei comunisti italiani.

Con ciò non voglio certo dichiarare guerra all'Iran, lungi da me l'idea di ricommettere due volte lo stesso errore, ma non vi sembrerebbe corretto, quantomeno ideologicamente parlando, appoggiare e farsi promotori di un “compagno” iraniano che lotta per la propria libertà?

Qualcuno potrebbe ribattermi facendomi giustamente notare che l'Italia ha un governo e che sarebbe giusto muovere a loro queste accuse di assenteismo, ma rispondo immediatamente facendo notare come il centrodestra non sia platealmente soggetto a questo tipo di manifestazioni, solo la sinistra italiana, o quello che ne resta, potrebbe essere capace di creare un simile evento degno di riscuotere l'attenzione internazionale.

Oltre a essere costruttivo per il partito, sarebbe un gran bel gesto di solidarietà italiana.

Cordialmente