giovedì 2 luglio 2009

Iran - ora si passa alle impiccagioni

Get a rope!  Hangman's noose hanging from the ...Image by mlhradio via Flickr

Ora che l'attenzione dei media è stata imbavagliata, ora che Internet è stato censurato, ora che i giornali locali fanno passare tutto come se nulla fosse successo, era normale e prevedibile che si sia dato inizio alle rappresaglie.

Così come aveva annunciato il capo spirituale Khamenei affermando che le punizioni sarebbero state "esemplari", dopo le minacce non tanto velate:

«L'intera nazione - ha aggiunto - deve fare attenzione a quello che dice, coloro che tengono discorsi devono stare attenti a quello che dicono e chi scrive deve tenere sotto controllo quello che scrive»

si è passato ai fatti:

sono 6 , infatti , gli impiccati nella città santa Mashhad.

Erano dissidenti, erano liberi pensatori, erano persone che cercavano di ribaltare un regime, non con la violenza, ma con manifestazioni, con il tam-tam dell'informazione, con la democrazia partecipata, in nome di una "libertà" che , a quanto pare , in Iran non esiste.

Molte volte noi filosofiamo, molte volte noi riflettiamo e pesiamo le parole, ma qui c'è ben poco da dire. In uno stato democratico, anche il peggiore terrorista mondiale viene preso in custodia e consegnato alla giustizia ; negli stati tiranni, le fasi processuali vengono direttamente surclassate per passare direttamente alla condanna.

E quale strumento è più esemplare di una bella impiccagione?

Dato che le notizie sono blindate, dato che a riportarle è stato un giornale israeliano, si potrebbe anche pensare ad una manipolazione mediatica, ma l'ago della bilancia dove cade? Su chi aveva annunciato "esemplari rappresaglie" o su chi era stato minacciato di dover porre fine alla sua esistenza?

Fin quando non si avranno notizie più chiare, a voi la scelta.

Nessun commento:

Posta un commento