giovedì 1 maggio 2008

In risposta a Beppe Grillo: Il fascimo dell'informazione

Data:24 Aprile 2008

Beppe Grillo, in un suo post, scive:
"La Repubblica di oggi si è accorta del V2 day. Il giornale di De Benedetti scrive che la scelta del 25 aprile per il V2-day è “l’ennesima provocazione” nei confronti della Resistenza e che “ovunque si fronteggeranno le folle chiamate a raccolta dal comico genovese con quelle che intendono ricordare la Liberazione”.
Lo dico in termini metaforici: sono stronzate dettate dalla paura e dagli interessi di bottega. Il V2 day è la continuazione della Liberazione e non vuole fronteggiare proprio nessuno che si ispiri a quella data. I partigiani, gli operai, gli uomini liberi del 25 aprile sono nostri fratelli.
"


Caro Beppe,
mi permetto di darti del "tu" dato che più volte mi hai dato del cretino, stolto e ingenuo basandoti solo su considerazione personali, quindi spero che non ti offenda.
Prima di rispondere al post, tuttavia, mi piacerebbe che rispondessi ogni tanto a qualche commento dato che, altrimenti, sembrerebbe che indossi una maschera di perbenista dato che l'informazione libera, come la chiami tu, si regge su confronti, dialoghi, pertanto non monologhi...
farebbe anche piacere sentire la "tua" voce e non quella dei tuoi sostenitori, in fin dei conti io rispondo direttamente a te e non a loro, pertanto un minimo di cortesia sarebbe gradita.
Venendo a noi, tu dici
"I partigiani, gli operai, gli uomini liberi del 25 aprile sono nostri fratelli."
Ne sei proprio sicuro? Sei sicuro che gli stessi uomini che hanno dato la vita, hanno perso i propri cari, hanno gettato sangue (il rosso della bandiera per chi non lo sapesse) siano gli stessi uomini che tu chiami fratelli? Perchè allora "forse" dovreste parlare un pò di più in famiglia.
Quegli uomini, di cui tu oggi ne hai rivendicato spavaldicamente la parentela, si sono battuti e sono morti (non a chiacchiere) per avere il diritto/dovere di poter VOTARE in libertà, strumento PADRE di ogni democraziona, lo stesso mezzo che TU, con i tuoi cari, alle scorse elezioni avete cestinato come se fosse da snobbare, lo stesso voto tanto disprezzato, lo stesso voto tanto denigrato.
Oggi, qui, tu, rivendichi la parentela di coloro che sono morti nel nome di un ideale, cosa che probabilmente neanche ti tocca, dato che la demagogia ormai è diventata così forte da affossare un qualsiasi pensiero un pò più nobile di un "vaffanculo day".
Oggi, tu, qui, ti sei riempito la bocca di un qualcosa che mai nessuno, me compreso, può capire appieno.
Forse, oggi, ti dovresti solo vergognare...

Adelio Fioritto