giovedì 28 giugno 2007

Internet Explorer 7, Mozilla Firefox 2 e Opera 9

Da un pò di tempo mi sto divertendo nel testare programmi alternativi rispetto alla "casa madre" Microsoft e devo dire che con il passare dei giorni mi convinco sempre maggiormente della reale possibilità di poter cambiare, sostituire o usare in parallelo diversi applicativi che apparentemente quasi nessuno considererebbe a priori, vuoi per abitudine, pigrizia o semplicemente per carenza di pubblicità.
Il primo che ho installato, provato e continuo ad usare è OpenOffice (dopo essermi scaduta la ver. beta dell'Office 2007): sebbene sia un pò carente di grafica, parliamoci chiaramente, per l'uso che il 90% degli utenti fa di Microsoft Office va più che bene, volendo considerare anche il fatto che è totalmente gratuito.
Iexplorer 7 mi cominciava a dare problemi con altri applicativi, crash improvvisi senza apparenti giustificazioni, allora iniziai a provare Firefox... devo dire che mi è stato sin da subito simpatico, con le sue finestre in parallelo, velocità di esecuzione, possibilità di personalizzazione talmente varia e di facile intuizione che mi convinse.
Dopo Mozilla, ho letto in internet una recensione del nuovo broswer Opera 9, incuriosito l'ho installato ed è ancora in fase di "sperimentazione". Tra i punti a suo favore, a parte la grafica davvero accattivante, ci sono i diversi widget che spaziano dal motore di ricerca "torrent" al download integrato p2p, da non sottovalutare la finestra principale con le sue 9 anteprime personalizzabili, comode per inserire i propri siti di maggior uso per un avvio più veloce e pratico.
Insomma, passando il tempo (ormai sono 15 anni che uso un pc) mi accorgo sempre di più che Microsoft si può bypassare qualora se ne abbia l'intenzione, ormai gli applicativi in circolazione sono tanti e tali da poter permettere una comoda "transumanza" senza ricorrere a dover sborsare troppo tempo e denaro.
Più in là proverò ubuntu, me ne hanno parlato molto bene. La sostituzione di Windows è ancora troppo prematura e lontana, ma la strada che si sta percorrendo penso sia quella giusta per non avere necessariamente software targato "microsoft" tra le mura domestiche.

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