mercoledì 28 marzo 2007

Crisi del "centrodestra" ?

Questa mattina leggevo sull'unità un articolo che si pronunciava così:
"Sull'Afghanistan alla fine muore la Casa delle Libertà"
Ora, per quanto fazioso possa essere tale testata giornalistica, è palese la spaccatura che si è venuta a creare tra il Polo delle Libertà e l'UDC, ma ciò che non mi è chiaro e che stento a capire è come Prodi possa dichiarare che la "maggioranza è compatta, l'opposizione è spaccata".
"Il leader dell'Udeur invita a non iscrivere l'Udc nel centrosinistra" e Massimo D'Alema parla di una "duplice sconfitta per il centrodestra"... sinceramente continuo a non capire.
Fino a prova contraria, il governo attuale (indi Prodi e D'Alema), hanno ribadito più e più volte la necessità di dialogo fra i due poli, tanto più se le questioni d'interesse sono di carattere internazionale in cui la "faccia" del Paese è a rischio; ma anzichè elogiare uno "sforzo" in termini di responsabilità civile dell'UDC, tendono a marcare la spaccatura.
La Casa delle Libertà insiste sul fatto che Casini debba schierarsi praticamente nelle file della sinistra, senza muovere autocritica e opponendosi a temi di cui loro stessi in passato ne avevano ribatito con forza e fermezza l'importanza.
Mi sembra di rileggere la storia del '68 quando o si era di Sinistra o di Destra.
Magari qualcuno dovrebbe ricordare a questi signori che la Storia è cambiata, che gli italiani hanno fatto proprio il fallimento dei due Poli, che moltissima gente pensa che per quanto possa far male una sconfitta elettorale, si debba guardare avanti e lavorare da persone serie; un'opposizione sterile che pone il veto su qualsiasi punto per il semplice dato di fatto che "deve andare contro il governo a qualsiasi costo" non piace ormai a nessuno.
Lo scopo dell'opposizione è si una contrapposizione, ma costruttiva , non demagogica come stanno facendo in questi ultimi tempi.
Infine vorrei ricordare che, per quanto possa far paura a entrambe le coalizioni, un centro forte e con basi stabili si sta già delineando da molto tempo ormai e che, forse, l'Italia non è un paese di estremisti. Non dimentichiamoci che Berlusconi, a suo tempo, andò a riempire il vuoto che si era venuto a creare proprio da quel centro che oggi tanti temono.

Nessun commento:

Posta un commento