Emergenza rifiuti in Campania
Torna il caso "emergenza rifiuti" in Campania, come se fosse mai cessato riproponendolo come novità, cosa che in realtà non è!
Napoli è sempre stata sommersa dai propri rifiuti, tant'è vero che già da piccolino mi ricordo alcuni quartiri della città completamente invasi da immondizia di tutti i generi, non solo "comune", a partire da lavatrici, lavastovigle, frigoriferi, materassi, reti e chi più ha più ne metta.
Il problema di Napoli non è uno stato assenteista o un'Italia che resta attonita a fronte di un simile disagio, quanto la propria carenza di senso civico, comunemente chiamata inciviltà, incapacità nel vivere comune ove chiunque può svegliarsi una mattina e decidere di fare ciò che più ritiene opportuno incurante dei propri concittadini.
Sono parole dure, lo ammetto, ma questo è ciò che è ed è stata Napoli, città che adoro per il suo genio, la sua positività e voglia di vivere, ma talmente incurante delle proprie azioni che le si ritorcono contro.
Per questo motivo non posso che condannare la cittadinanza, non tanto le amministrazioni che, haimè, si trovano di fronte un muro di sordità, quanto gli stessi cittadini che fanno ancora una volta parlare di sè in senso prettamente negativo.
Dal profondo del cuore non può che partire un urlo di "vergogna" rivolto a chi non ha pudore e pretende che i propri rifiuti vengano smaltiti da altri, come se solo loro dovessero sopportare gli odori nauseabondi delle discariche, come se tutta la nazione fosse in realtà "fessa" a bruciare a casa propria la sua spazzatura, perchè in fin dei conti è questo quello che pensano, ma non dicono in quanto esseri "furbi".
E allora che se la sbrighino da soli, è giunto forse il momento di "crescere" per questa meravigliosa città.